I NUOVI STANDARD EUROPEI

Dall’1 gennaio 2020 è in vigore il nuovo regolamento che stabilisce gli standard in materia di emissioni di anidride carbonica per le auto e i furgoni di nuova immatricolazione. Lo ricorda la Commissione europea, sottolineando che i costruttori saranno obbligati a raggiungere “obiettivi più severi per le emissioni medie delle flotte”.

I nuovi standard

Il nuovo regolamento, approvato la scorsa primavera, impone all’intero settore automobilistico di ridurre la media delle emissioni di CO2 a 95 grammi per chilometro nel 2021, a fronte dei 120,4 grammi registrati nel 2018. Chi non rispetta i nuovi parametri rischia di pagare multe salatissime. La sanzione è pari a 95 euro per ogni grammo oltre il limite specifico, moltiplicato per il 95% dei veicoli venduti tra il 2020 e il 2021. Negli ultimi due anni, sono stati pubblicati diversi studi che attestavano il mancato rispetto dei limiti per la maggioranza del settore: tra le poche Case già in regola figurano la Tesla, grazie alla flotta a zero emissioni, e la Toyota, in virtù della pervasiva adozione di powertrain ibridi. Per tutti gli altri costruttori c’è anche la possibilità di avvalersi del meccanismo dei crediti da acquistare da altri produttori in regola, oppure di integrare le flotte con il pooling: è il caso, per esempio, dell’accordo tra la Fiat Chrysler e la Tesla. Ciononostante, molti studi paventano la possibilità di multe miliardarie per il settore, con stime variabili tra i 15 miliardi di euro a oltre 30. È proprio per evitare di dover pagare un conto salato che diverse Case hanno iniziato a investire in modo massiccio sull’elettrificazione, in modo da abbassare la media della flotta: il 2021, d’altronde, è solo il primo passo di un percorso che si concluderà solo tra dieci anni.

Un futuro di tagli

Entro il 2025, ricorda la Commissione, i produttori dovranno ridurre le emissioni del 15% rispetto ai livelli del 2021, sia per le auto, sia per i furgoni. Entro il 2030, la riduzione dovrà raggiungere il 37,5% per le auto e del 31% per i furgoni. Stando a Bruxelles, il nuovo regolamento “ridurrà il consumo di carburante e rafforzerà la competitività dell’industria automobilistica dell’Unione europea, stimolando al contempo l’occupazione”. I costruttori, però, la vedono diversamente: molte Case hanno già presentato massicci piani di tagli e di riduzione degli organici, ritenuti necessari proprio per affrontare l’elettrificazione e cambiamenti tecnologici del settore.