Quale sarà il carburante del futuro?
Il settore automobilistico sta attraversando una fase di trasformazione senza precedenti, principalmente a causa dell’urgente bisogno di ridurre i gas serra e combattere il cambiamento climatico. Uno degli aspetti chiave di questa trasformazione è la ricerca del carburante del futuro.
Negli ultimi decenni, abbiamo assistito ad una crescente attenzione verso i carburanti alternativi, in particolar modo a quelli più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente rispetto ai combustibili fossili tradizionali come la benzina e il diesel.
Uno dei carburanti più promettenti è l’idrogeno, che viene utilizzato per generare energia elettrica attraverso un processo elettrochimico a zero emissioni. Questo è uno dei principali vantaggi, unitamente al fatto che l’idrogeno può essere prodotto in modi diversi e offre un’autonomia superiore rispetto ai veicoli elettrici con batteria. Il rifornimento dell’idrogeno avviene nello stesso modo di un normale rifornimento di un’auto a diesel/benzina, ci vogliono quindi pochi minuti per riempire l’intero serbatoio per tornare alla massima autonomia. Il problema è la scarsa presenza di punti di rifornimento in Italia unita alla scarsa presenza di modelli di auto a idrogeno sul mercato italiano.
Un’altra alternativa è il biogas, composto principalmente da metano e anidride carbonica, derivati dalla decomposizione di materiali organici come scarti alimentari e rifiuti agricoli. Può essere utilizzato per alimentare veicoli o per produrre energia elettrica, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e contribuendo alla transizione verso un’economia circolare. È considerata un’alternativa più rispettosa dell’ambiente in quanto aiuta a ridurre le emissioni di gas serra e fornisce un modo per utilizzare i materiali di scarto organici.
Anche i carburanti sintetici, ottenuti da materie prime diverse dal petrolio tramite processi di sintesi chimica, costituiscono una soluzione per ridurre le emissioni di carbonio nell’ambiente. Tuttavia, al momento la produzione è ancora costosa e richiede un elevato consumo di energia, quindi potrebbe essere necessario ulteriore ricerca e sviluppo per renderli economicamente e ambientalmente sostenibili su larga scala. In ogni caso potrebbero rappresentare una parte importante nella transizione ma non saranno l’unica soluzione.
É probabile che il carburante del futuro sia una combinazione di queste opzioni, in base alle esigenze di ciascun paese e alle risorse disponibili.
È importante investire in ricerca e sviluppo per rendere queste tecnologie più efficienti ed economicamente vantaggiose, per accelerare la transizione verso un sistema di mobilità più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Spetta ora ai governi, alle aziende e ai consumatori collaborare per rendere questa trasformazione una realtà concreta.
What will be the fuel of the future?
The automotive sector is undergoing an unprecedented transformation, mainly due to the urgent need to reduce greenhouse gases and combat climate change. One of the key aspects of this transformation is the pursuit of the fuel of the future.
In recent decades, we have seen a growing focus on alternative fuels, particularly those that are more sustainable and less environmentally damaging than traditional fossil fuels such as petrol and diesel.
One of the most promising fuels is hydrogen, which is used to generate electricity through a zero-emission electrochemical process. This is one of the main advantages, together with the fact that hydrogen can be produced in different ways and offers a greater range than battery electric vehicles. Hydrogen refuelling is done in the same way as a normal diesel/petrol car refuelling, so it takes a few minutes to fill the entire tank to return to maximum range. The problem is the low presence of refuelling points in Italy, combined with the low presence of hydrogen car models on the Italian market.
Another alternative is biogas, mainly composed of methane and carbon dioxide, which is derived from the decomposition of organic materials such as food waste and agricultural waste. It can be used to power vehicles or to generate electricity, reducing dependence on fossil fuels and contributing to the transition to a circular economy. It is considered a more environmentally friendly alternative as it helps reduce greenhouse gas emissions and provides a way to use organic waste materials.
Synthetic fuels, which are produced from raw materials other than oil by chemical synthesis processes, are also a solution to reduce carbon emissions in the environment. However, production is still expensive at present and requires high energy consumption, so further research and development may be needed to make them economically and environmentally sustainable on a large scale. In any case, they could be an important part of the transition, but they will not be the only solution.
The fuel of the future is likely to be a combination of these options, depending on the needs of each country and the resources available. Investment in research and development is important to make these technologies more efficient and cost-effective, to accelerate the transition to a more sustainable and environmentally friendly mobility system.
It is now up to governments, businesses and consumers to work together to make this transformation a reality.